Fonte sito ENPAM - www.enpam.it
La Fondazione Enpam ha rinviato di un mese il termine per il pagamento della Quota A 2021. La scadenza inizialmente prevista per il 30 aprile è stata spostata al 31 maggio.
La decisione è stata presa per dare tempo a tutti i medici e dentisti che ritengono di averne diritto, di fare domanda per l’esonero dei contributi previdenziali previsto dallo Stato con l’ultima legge di Bilancio. Quest’aiuto riguarda i professionisti che nel 2019 hanno avuto un reddito inferiore a 50mila euro e che nel 2020 hanno avuto un calo di fatturato o dei corrispettivi di almeno un terzo.
NUOVE DATE
Il rinvio riguarda anche la seconda rata della Quota A, che viene spostata al 31 luglio. Restano invece invariate le altre scadenze.
Diversamente dall’anno scorso, quest’anno pur essendoci un rinvio, il pagamento potrà avvenire in quattro volte.
Riepilogando, nel 2021 le date per il pagamento della Quota A saranno:
31 maggio (prima rata o rata unica, per chi paga in unica soluzione)
31 luglio (seconda rata)
30 settembre (terza rata)
30 novembre (quarta rata)
Chi ha attivato la domiciliazione bancaria riceverà l’addebito diretto sul conto corrente in queste date. Invece chi ha preferito mantenere l’opzione dei bollettini, potrà pagarli appena saranno disponibili nell’area riservata, anche prima delle scadenze indicate.
PER CHI CHIEDE L’ESONERO
Diverso il caso se si hanno i requisiti per mettere i contributi previdenziali a carico dello Stato. Per chi chiederà l’esonero dai contributi entro il 15 maggio, l’addebito diretto verrà infatti sospeso. Allo stesso modo chi avrà fatto domanda di esonero non dovrà pagare i bollettini. Il tutto temporaneamente, nella speranza che nel frattempo arrivi il decreto attuativo che ancora manca per rendere certi gli importi massimi e le condizioni affinché Enpam possa accordare ufficialmente l’esonero a chi ne ha diritto.
INFO ESONERO CONTRIBUTI ENPAM
Ecco chi sarà esonerato dai contributi previdenziali
Lo Stato si farà carico dei contributi previdenziali dovuti dai liberi professionisti che hanno subìto un pesante calo dei fatturati.
Con il decreto legge Sostegni, uscito in Gazzetta ufficiale questa settimana, la misura comincia ad assumere i contorni della realtà, anche se non si conoscono ancora molti dettagli essenziali.
Mettiamo in ordine le certezze. Innanzitutto il beneficio riguarda tutti, senza discriminare i liberi professionisti iscritti agli Ordini professionali, come invece inizialmente era capitato l’anno scorso con altre misure statali.
BENEFICIARI
È noto anche l’identikit del beneficiario-tipo. Potrà infatti essere esonerato dai contributi previdenziali chi nel 2019 ha avuto un reddito complessivo fino a 50mila euro, se l’anno successivo (cioè nel 2020) ha avuto un calo del fatturato di almeno il 33 per cento. Le due condizioni devono essere entrambe soddisfatte.
QUANTO
La legge non dice esplicitamente quale sarà l’importo massimo a carico dello Stato, però lo stanziamento (che è di 2,5 miliardi di euro per tutti i lavoratori autonomi italiani) è stato calcolato ipotizzando uno sconto di 3mila euro per ciascun libero professionista.
Non è chiaro, comunque, se l’esonero potrà essere totale o parziale. Cioè, se devo pagare all’Enpam 3mila euro, se ne farà carico integralmente lo Stato? Oppure dovrò comunque pagarne una parte? Per le risposte occorrerà aspettare un decreto attuativo.
QUALI CONTRIBUTI
Al momento non si sa nemmeno quali contributi saranno pagati dallo Stato. Nella legge di bilancio 2021 è scritto che la misura è stata fatta per “ridurre gli effetti negativi causati dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 sul reddito dei lavoratori autonomi e dei professionisti e di favorire la ripresa della loro attività”.
Quindi è ipotizzabile che il beneficio riguardi i contributi (Quota A, Quota B e sperabilmente il contributo di maternità) dovuti nel 2021.
Ma anche in questo caso per avere certezze bisognerà aspettare di leggere quello che scriveranno i ministeri.
COSA SI PUÒ FARE ADESSO
Nel frattempo l’Enpam si sta organizzando per individuare i beneficiari, in modo da non spedire nemmeno eventuali bollettini a chi avrà il diritto di non pagarli.
Nelle prossime settimane l’ente metterà online un questionario per permettere ai medici e agli odontoiatri di dichiarare, all’interno della propria area riservata, se hanno i requisiti previsti (reddito complessivo 2019 non superiore a 50mila euro e calo di fatturato di un terzo nel 2020).
L’Enpam pubblicherà aggiornamenti tempestivi sul proprio sito web e invierà notizie via email a tutti coloro che hanno chiesto di riceverle.
Online la domanda per il possibile esonero contributivo
Un clic nell’area riservata degli iscritti all’Enpam potrebbe evitare di dover pagare i contributi previdenziali.
È infatti online la domanda per individuare i possibili beneficiari dell’esonero dei contributi stabilito dalla legge di Bilancio 2021.
Accogliendo le richieste degli enti di previdenza privati, lo Stato ha infatti deciso di venire incontro ai professionisti iscritti agli Ordini facendosi carico dell’esonero parziale dal versamento dei contributi (ne avevamo parlato qui).
“Siamo contenti di questo risultato, che rappresenta un segnale molto positivo di attenzione da parte del governo verso tutto il mondo del lavoro autonomo”, ha commentato Alberto Oliveti nella sua veste di presidente dell’Enpam e dell’Adepp, l’associazione delle Casse dei professionisti.
BENEFICIARI FATEVI AVANTI
“Non essendo ancora uscite le norme attuative ci troviamo comunque in una situazione d’incertezza che il consiglio di amministrazione dell’Enpam ha affrontato anche deliberando un rinvio di 30 giorni dei contributi nelle more dell’auspicata attuazione dell’esonero”, ha aggiunto Oliveti.
In attesa che i ministeri competenti, con un decreto attuativo, definiscano nel dettaglio i criteri e le modalità per poter essere esonerati dal pagamento, oltre che l’importo, la Fondazione si sta portando avanti con il lavoro.
L’obiettivo – se le norme arriveranno in tempo – è quello di non spedire bollettini o di procedere ad addebiti sul conto corrente nei confronti dei medici e dei dentisti che avranno diritto di non pagare interamente o in parte i contributi.
Per candidarsi tra i potenziali beneficiari è necessario compilare da subito il questionario online all’interno dell’area riservata del sito dell’Enpam. Per farlo è necessario selezionare dalla colonna di sinistra la voce Domande e dichiarazioni online e cliccare su Esonero contributivo.
Chi compilerà il questionario dovrà anche dichiarare di essere consapevole che dovrà versare all’Enpam i contributi previdenziali se da eventuali verifiche fatte dalla Fondazione, o da altri soggetti, dovesse risultare che non ha i requisiti per chiedere l’esonero.
Chi non è iscritto all’area riservata e vuole compilare il modulo, può registrarsi seguendo le istruzioni che si trovano qui.
IDENTIKIT DEI BENEFICIARI
La platea dei possibili beneficiari, secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2021, è composta dai professionisti che nel 2019 hanno percepito un reddito complessivo di massimo 50mila euro.
In aggiunta, bisogna dichiarare che si è subito nel 2020 un calo del fatturato o dei corrispettivi pari o superiore al 33 per cento rispetto a quelli del 2019.
Potrebbero essere esonerati, ma la questione deve essere ancora chiarita, anche i pensionati presso l’Enpam o un altro Ente di previdenza obbligatorio che sono stati assunti per l’emergenza Covid-19.
LINK DIRETTO PER DOMANDA ESONERO CON REQUISITI E RIFERIMENTI NORMATIVI
https://www.enpam.it/comefareper/covid-19/richiesta-di-esonero-contributivo/