Il 13 giugno 2019 è stato firmato il Decreto con cui viene adottato il Piano per l’applicazione della Medicina di Genere previsto dall’articolo 3 della Legge 3/2018.
Si tratta di una data molto importante che pone l’Italia all’avanguardia in Europa nel campo della Medicina di Genere.
Con l’approvazione di tale Piano per la prima volta in Italia viene inserito il concetto di “genere” nella medicina, al fine di garantire in modo omogeneo sul territorio nazionale la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale.
Nell’era della medicina personalizzata risulta quanto mai importante, anzi direi indispensabile, tenere conto delle numerose differenze osservate tra uomini e donne. Oltre alla descrizione dello stato dell’arte della Medicina di Genere a livello nazionale e internazionale, il Piano indica gli obiettivi strategici, gli attori coinvolti e le azioni previste per una reale applicazione di un approccio di genere in sanità nelle quattro aree d’intervento previste dalla legge: Percorsi clinici di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione – Ricerca e innovazione – Formazione – Comunicazione.
L’esigenza di questo nuovo punto di vista, da includere in tutte le specialità mediche, nasce dalla crescente consapevolezza delle differenze associate al genere, con il fine ultimo di garantire ad ogni persona, sia uomo che donna, la migliore cura, rafforzando ulteriormente il concetto di “centralità del paziente” e di “personalizzazione delle terapie”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il “genere” come il risultato di criteri costruiti su parametri sociali circa il comportamento, le azioni e i ruoli attribuiti ad un sesso e come elemento portante per la promozione della salute. Pertanto, in base a tali indicazioni, si definisce “medicina di genere” lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona.
La ASL di Teramo e l’Università de L’Aquila sono già da tempo impegnate con vari Progetti per la Medicina di Genere e per la diffusione di una Cultura di Genere sul territorio e sono quindi all’avanguardia in questo campo.
Per le modalità di ammissione accedere al sito dell’Università dell’Aquila www.univaq.it o per eventuali contatti con la referente Prof.ssa Lia Ginaldi contattare la Segreteria dell'OMCeO di Teramo