Pubblichiamo il parere emesso dall’Ufficio Assistenza dell’ENPAM in merito i contributi erogati dall’Ente per gli eventi sismici del 2016-2017 a seguito di nostra richiesta d’informazioni: Distinti saluti Segreteria OMCeO TERAMO Richiesta Informazioni OMCeO TERAMO (30/03/2017) Gentilissimo Dott. Cenci, torno a disturbarla, spero per l’ultima volta, perché in ufficio stanno pervenendo numerose istanze di prestazione assistenziale per CALAMITA’ NATURALI. La preoccupazione di tutti è di capire se le elargizioni disposte dall’ENPAM siano compatibili con quanto lo Stato e/o i Comuni stanzieranno per la ricostruzione. A fronte di danni spesso ingentissimi sarebbe estremamente grave se la riscossione delle somme versate dall’Ente previdenziale impedisse l’attribuzione del contributo statale, Regionale o Comunale. Certo di cortese riscontro Le invio distinti saluti Il Presidente Dott. Cosimo NAPOLETANO OMCeO TERAMO Risposta Ufficio Assistenza ENPAM (03/05/2017) Spett.le Ordine, in primo luogo mi scuso riguardo il ritardo nella risposta, ma pensavo questa richiesta fosse già stata evasa. Il vigente regolamento delle prestazioni assistenziali non menziona i rimborsi statali relativamente alle prestazioni straordinarie per calamità naturali erogate da Enpam. Nel caso di richiesta di concorso nel pagamento degli oneri sui mutui accesi per acquisto, ricostruzione o riparazione della casa o dello studio, il disposto normativo, invece, prescrive esplicitamente che l’Enpam debba chiedere una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, dalla quale risulti che per detto mutuo non è stato percepito altro contributo. Detto ciò le fornisco alcune precisazioni. Considerando la tempistica piuttosto veloce con la quale Enpam procede al rimborso (di solito due o tre mesi, ', ', ', '), sarebbe stato illogico vincolarla a una verifica riguardo i contributi statali, concessi dopo che la Fondazione è già intervenuta. Sovente i Comuni di residenza procedono ad effettuare accertamenti riguardo i contributi per calamità naturale erogati da Enpam agli iscritti. A quel punto sono i medici stessi che chiedono alla Fondazione certificazione dalla quale risulti l’esatto importo del contributo percepito. Tutto questo per poter accedere ai fondi messi a disposizione dal Comune stesso, che procede a verifiche riguardo l’eventuale erogazione di altri sussidi da parte di enti terzi. Immagino naturalmente che il Comune provveda a decurtare il contributo spettante dell’importo già percepito. In linea generale vale il principio secondo il quale non deve esserci un indebito arricchimento a fronte del danno subito. Quindi la somma dei contributi percepiti non deve superare quanto effettivamente indicato nella perizia dal tecnico incaricato della valutazione del danno. Restando a disposizione per eventuali chiarimenti, porgo cordiali saluti. |